Mauro Annunziato affronta il tema delle smart communities e la metodologia applicata a L’Aquila da ENEA con la collaborazione di Periagogè Definire cosa sia una smart community è cosa piuttosto difficile essendo un termine che ha avuto successo in diversi domini culturali e pertanto la sua definizione ha risentito di linguaggi, interpretazioni ed approcci diversi come d’altronde lo stesso termine smart city [1]. Per riuscire a darne una definizione più generale dobbiamo introdurre il concetto di capitale sociale attribuito a Loury nel 1977 e sviluppato in profondità da Robert Putnam negli anni ’90 [2]. L’idea di base è che le reti sociali hanno valore basato sulla produzione costante di conoscenza che si accumula negli strati e nelle le reti relazionali all’interno della comunità. La rete culturale e relazionale integra il capitale economico nella comunità e ne costituisce una risorsa in termini di qualità della vita, salute e benessere. Continua a leggere su Manuale Inapplicabile